Silenzioso scorre il Fiume,
fra le arse e amiche sponde,
seco portando del contado,
e stenti e gioie;
or qua lento andando,
oltre l'ansa più correndo.
Io lo guardo e struggo,
e con Lui navigar vorrei,
verso l'oblio.
Lo scorrere della vita rappresentato dal fiume
ottima poesia
Anonimo il 07/07/2009 15:24
Come giustamente dice Marcello, i fiumi non muoiono, ma mutano la loro natura ed iniziano nuova vita. Grande, immensa, ed anche salata. Che sia il sale di una nuova dimensione? Bella, Bruno.
Non verso l'oblio ma verso il punto in cui egli raggiunge il mare e da piccolo fiume diventa anch'egli immenso e non cerca l'oblio ma la meta raggiunta.
Una poesia bellissima: alla descrizione naturalistica, viene associata l'analisi del proprio stato psicologico, che si può definire malinconico e nostalgico. Bravo!
Ciao
Ignazio