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L’eco di un divino riso echeggia

Nel vuoto bazar
di un nobile mandarino cinese

un cane pechinese abbaia
ad un gigantesco leone

spicchi di luce
intagliano le finestre
del mondo

confezionando
palchetti umani

derisi

nell’indifferenza
più totale

ombre divine
insorgono

da una epidemia
di riso giallo

 

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4 commenti:

  • I. mpersonale F. ottuta-mente il 14/01/2011 11:31
    ci fai entrare in un'atmosfera magica, lontana che incuriosisce e ci induce a porci delle domande.. È molto bella la tua poesia perchè estremamente enigmatica, ma allo stesso tempo in grado di nascondere dietro immagini "assurde" delle verità che spesso ci sfuggono... Mi ha molto colpito l'immagine del cane pechinese che si oppone al maestoso leone; un Davide e Golia in versione canina... È la lotta di chi piccolo non si lascia sopraffare e si arrabbia, scalcia, bestemmia... Mi piace pensarla come una rappresentazione della lotta dell'uomo contro il soprannaturale, l'ignoto, contro questi "dei" che spesso ci sembrano così distanti, crudeli, indifferenti, incomprensibili!
    Complimenti è una poesia carica di significati! ancora bravo ciao ciao
  • Aedo il 28/06/2009 14:43
    Poesia ricca di metafore profonde. Bravissimo!
    Ignazio
  • Anna G. Mormina il 28/06/2009 14:33
    ... nobili mandarini cinesi... non capisco la derisione, ci sono malfattori fra loro e fra noi, brave persone fra loro e noi... poesia per far riflettere!!!! bravo Vincenzo! :o*
  • loretta margherita citarei il 28/06/2009 11:04
    bella e sottile capitano

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