Era inerte il mio corpo
taciturno
nesciente
fino a quando il sangue
ribellandosi all’inerzia
in un sussulto del cuore
inventò
nel suo vento l’Amore
plasmando
la nostra vita
a vela
in un rincorrersi
continuo di sguardi
in un susseguirsi d’onde
fra le mani celesti di due occhi innamorati
Sommergimi
sii la mia balia
inondami
di calda luce
piaggiami
cavalcandomi
spiaggiami
Oceanica ondina vergine Amante