Non senti la pioggia,
laggiù nella strada,
il giardino avvizzito,
il passare degli anni,
e tu dolce amore mio,
sei ancora lì davanti allo specchio
a pettinare i tuoi capelli belli.
La pioggia diventa più’ fitta
I tuoi capelli più lunghi.
Non ricordi la tua immagine
Riflessa insieme a lui.
La facciata sbiadita di quella chiesa,
quella piazza,
quei vecchi lampioni,
quella statua eterna,
come eterna fu la tua promessa.
Sognare insieme, ridere insieme,
ritrovarsi insieme,
insieme correre lungo i binari della vita,
fermarsi a stazioni di gioia e di mestizia,
poi ripartire e andare lontano,
lontano da qui,
ma vicino col cuore.
Ora, un uomo nel cielo libero,
vola verso il suo destino,
prigioniero dei suoi sogni.
La farfalla impazzita infrange le sue ali
Contro
Il ritmo delle macchine,
tutto si fonde nell’immensa fucina della mente
e sulla lastra d’acciaio alla fine
un solo nome,
il suo e il suo ricordo.