Ferma, sull’ amaro
monte dell’ orgoglio,
rumino cupi pensieri,
che mi precipitano
in pantano d’ insignificanza.
Improvviso incontro
Il tuo sorriso amico
che risveglia
mia speranza di riscatto.
E riparto
e cammino
in cerca dell‘ albero di mia vita.
Lo ritrovo, infine,
decisa ne poto il ramo sterile
del rancore
e v’ innesto la talea
del perdono.
D’ incanto sbocciano
fiori bianchi di pace
che riportano
pensieri di luce.
Dentro mi rifiorisce
giovinezza lontana
che diventa arcobaleno
di nuove speranze.