Luna
derivazione esplosa
furtiva e inevitabile
rotazione sulfurea
donazione immutabile
d’un mutamento in lava
IO
zolfo ardente
estrema e intensa
figlia prima e dopo
la caduta
sostengo equilibri inverosimili
contengo pietre irreversibili
come mio padre desidera da sempre
come mia madre carezza nel buio
Scorgo
nell’estremità diurna d’un lampo infuocato
altro satellite ingenuo e mobile
ancora colmo dell’acqua specchiante
ancora pronto a luccicare lisce gocce
con la fortuna del sincronismo
e dell’elettrico
vittorioso e restante
Odo
nell’ovattato sferico
un silenzio insostenibile
riconosco nella sostanza alata
una reminiscenza sconosciuta
fisso nell’attimo fugace l’implorante ricordo
mai vissuto
intuisco un senso dal sapore accattivante
EUROPA…
Eccolo
col sorriso sensuale e apollineo
ammiccare dietro lastre di geli psichedelici
incontrarmi in sguardi dalle sembianze
anamorfe
riconoscermi e scivolarmi
nel pensiero immaginifico
.. Distenderci entrambi
al cosmo abbandonati
e senza inganni Amare
sostanze danzanti…