La mia mano destra in presa sicura
fra le piume alate di un Angelo
ormai dalle dita rimproverate quasi stritolate
la sinistra insanguinata
quella del cuore
tenente al guinzaglio la sua bestia feroce
già fedele ora al tuo passo non tira più per liberarsi
siamo così uniti tutti e tre
adesso
da poter volar via insieme
senza la possibilità di cadere in una baruffa fulminante ed azzannarsi a vicenda
ululando abbaiando
cantando inneggiando
salmodiando magnificando
in versi
verso una quarta dimensione d’essere
d’un universo
totalmente divino