È luce di lucciola
oppure è lacrima di brina
forse è di fata
semplicemente scorre sul viso
di quell'angelo dagli occhi di bimba
che lascia orme lievi lungo la spiaggia
segni per viaggiatori ed amanti.
Dona ristoro ad anime in pena
segna il tempo dell'acqua e
delle sue forme nascenti
porta il sale e la spina più audace
suona come musica crescente
rotolando tra rovi e corolle
tra monti e spiagge
tra solchi e mari
tra oasi e dune
perdendosi tra cieli e piume
sorelle di vento che sussurrano
canzoni in tono di cuore
litigando con ragione
per accendere il fuoco nell'anima.
Diviene dita sulle nostre labbra
che mai più avranno bisogno di parole
ascolteranno l'unico messaggio
il silenzio d'un puro cuore
centro e motore di sentimenti andanti
fino a scuoterci dal torpore
ricordandoci che l'inverno è oramai passato
nella stagione calda d'amore.
Traccia il cerchio e il suo centro
concentrico disegno di fantasia
in cui ballando a piedi nudi
ci inoltriamo nel deserto
cantando viandanti sotto il cielo aperto
dove annulliamo l'immaginazione
divenendo parte di tutto
ritrovando l'antico legame
quello che avvicinò le menti dei padri
alla ribellione degli spiriti giovani
che la descrivono come raro prodigio e
valido accostamento a un pensiero illuminato.