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Non so perché

Non so perché
sono uscito fuori in strada
e mi son messo a correre urlando
con un desiderio di travolgere la nebbia dell’indistinto
e modulare la melodia del sogno,
non so perché provavo
una gioia infinita,
qualche passante però sogghignava
altri mi additavano:
“Ma è proprio un folle”,
sì, signori
sono proprio un pazzo
che non vuole però stare rinchiuso
tra le sbarre dell’indifferenza,
dove ogni gesto s’imprime
nella sua razionalità
e non è lecito poter gridare quando si vuole
tendere la mano a chi ha un dolore
aprire il proprio cuore
quando i fardelli opprimono l’anima
e correre sulla spiaggia
a lanciare l’aquilone
verso gli orizzonti illimitati,
sì, signori, allora sono un folle
perché non mi incarcerate nella vostra prigione
e offuscate la luce dei miei occhi?
Oppure...
Oppure scendete con me in strada
urlando a squarciagola
correndo senza mai fermarvi
e chiamando chi sa ancora sorridere
libratevi sulle ali della libertà
verso una nuova realtà.

 

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1 recensioni:

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  • laila il 03/01/2013 21:30
    a volte la liberta' e' confusa con la follia, ma non e' altro che il modo di essere veramente noi stessi. esternare uguale liberta'. lail a. molto bella

48 commenti:

  • Artemisia artemisia il 15/06/2011 18:22
    il grido che libera la mente, il grido che significa uscire fuori dagli schemi, il grido che è gioia perchè ci fa sentire noi stessi, senza tutte quelle convenzioni che ci impone il vivere conformista di una società ipocrita. L'autore esprime la felicità di poter essere se stesso e l'invito a partecipare con lui a questa catarsi liberatoria. L'aquilone come simbolo di libertà è perfetto, come perfettamente è espressa la voglia di essere spontanei, senza "gabbie". Sei bravissimo!
  • Anonimo il 10/04/2011 11:28
    questo significa essere vivi... liberi... sempre bravo Ignazio
  • Anonimo il 10/06/2010 22:34
    Mi associo per l'urlo in strada e per volare sulle ali della libertà.
    Anzi, io sono già in volo...
  • Aedo il 06/12/2009 00:01
    Ti ringrazio infinitamente, Simona, del gentile pensiero. In effetti inseguiamo la libertà: un sogno? Chissà...
  • simona ghezzi il 05/12/2009 20:16
    libertà! un sogno... che, nel nostro piccolo, possiamo far avverare... bella poesia!
  • Aedo il 04/11/2009 23:38
    Sono contento che la poesia ti sia piaciuta.
    Ciao
  • Anonimo il 04/11/2009 22:05
    Il poeta scrive versi di libertà. Splendida
  • Aedo il 24/10/2009 19:50
    È vero, Francesca: spesso siamo limitati nell'espressione del nostro essere più genuino... E allora gridiamo l'autentica voglia di libertà!
    Grazie delle belle parole!
    Ciao
  • francesca cuccia il 24/10/2009 10:09
    Non so perché non si puó correre é gridare la propria libertá.
    Correte é gridate la libertá fa parte di noi.
    bellissima, bravo.
  • Aedo il 05/09/2009 00:54
    Grazie, Simonetta, per la sensibilità dimostrata.
    Un caro saluto
  • Simonetta Mastromatteo il 04/09/2009 09:54
    Bellissima e scorrevole questa poesia sulla libertà di esprimere il proprio modo di essere
  • Aedo il 21/08/2009 12:34
    Sono veramente contento di ritrovarti, Angelica. Spesso l'omologazione sociale cerca di irretire la creatività, ma dobbiamo cercare in tutti i modi di salvaguardare la nostra autenticità e di gridarlo con rabbia, senza paure o reticenze.
    Ricambio l'abbraccio
  • Anonimo il 21/08/2009 00:02
    Ci vuole coraggio, per riuscire ad uscire dal resto della massa
    Comprendo questa voglia di urlare sprezzante al mondo la propria diversità.
    Non bisogna aver paura di noi stessi, neanche dei nostri limiti, perchè solo rispettandoci impariamo a rispettare anche l'individualità degli altri.
    Esco anche io per strada, ma sono affetta da una follia innata.
    Un abbraccio Ignazio
    Angelica
  • Aedo il 12/08/2009 23:52
    Grazie per il tuo commento molto particolare e originale. Sì, voglio scendere in strada a gridare le mie emozioni e simbolicamente lo faccio spesso, mettendomi in controcorrente. E non sempre vengo capito. Certamente che puoi mandare tuo figlio a scuola da me, ne sarei felicissimo... Spero proprio che la primavera prima o poi possa giungere per chi ha sofferto.
    Un abbraccio
  • Fabio Mancini il 12/08/2009 22:23
    Da un uomo della tua età, ci si aspettano comportamenti ripetitivi e rassicuranti, pensieri senza scossoni e sogni omologati e invece cosa combini? Vuoi scendere in strada ad urlare a squarciagola? Questo è ciò che insegni ai tuoi ragazzi? Ma lo sai che se la tua poesia la leggesse Quello lì, ti prenderebbe per un comunista rivoluzionario, ti accuserebbe di mille misfatti e ti direbbe che tu hai diffuso la crisi economica che non c'è. Insomma un po' di ritegno! Suvvia, un po' di ottimismo! Battute a parte, composizione molto giovanile nel contenuto e nello spirito. Posso mandare mio figlio a scuola da te? Mi piacerebbe se fossi tu a prenderlo in cura. Un affettuoso saluto. E che la primavera, prima, o poi possa giungere... Ciao, Fabio.
  • Aedo il 08/08/2009 22:11
    E io ti aspetto... non mancare. Grazie infinite, Cate.
    Un bacio
  • Anonimo il 08/08/2009 18:38
    Se mi aspetti scendo in strada con te per urlare a squarciagola, per sentire il vento della libertà fra i capelli e tendere la mano a chi chiede aiuto. Bellissima!!
    ciao caro amico
  • Aedo il 04/08/2009 00:10
    Grazie infinite, nc. Anch'io penso che bisogna reagire all'omologazione sociale, che non dà respiro.
    Ciao
  • Anonimo il 03/08/2009 21:01
    sono convinta che il mondo per scuotersi, abbia bisogno di un atto di follia, di ribellione, solo così si riescono a spezzare le catene di una vita allineata, sicura e tranquilla, ma priva di un sano scossone che la rende unica, speciale.
  • Aedo il 27/07/2009 23:00
    Anna, sono felicissimo della tua visita. Sì, siamo tanti folli, pieni di emozioni e sensibilità. Grazie per l'affetto dimostrato e del tutto ricambiato.
    Un bacio
  • Dolce Sorriso il 27/07/2009 22:50
    sono contenta di trovare qui tanti folli
    con gli stessi sogni e le stesse mie emozioni.
    Bella poesia Igni
    ti adoro
    smack
  • Aedo il 26/07/2009 19:44
    Grazie del tuo ulteriore passaggio, Shabui: l'ho veramente gradito. I folli sono coloro che non vengono capiti, ma indubbiamente hanno carpito la verità nascosta, quella che i cosiddetti normali non sono riusciti ad afferrare. Ciao
  • Shabui. il 25/07/2009 08:26
    Ripasso di qui, volentieri, dalla tua follia.
    Forse perchè in questo periodo, più che mai, anche io tendo a voler "travolgere la nebbia dell’indistinto".
    Son solo rumori di passaggio i folli, ma nell'insieme sono sempre una splendida sinfonia della distruzione, l'unica a poter smuovere le acque immobili del presente.

    Shabui
  • Aedo il 22/07/2009 23:35
    Grazie, Bruno, per la tua vicinanza e la costanza con cui segui i miei itinerari emotivi.
    Un caro saluto
  • Aedo il 22/07/2009 23:34
    Ti ringrazio, Andrea, per la citazione di Erasmo, un filosofo-letterato che ammiro molto.
    Ciao
  • bruno guidotti il 22/07/2009 23:18
    Ciao Ignazio, scusa se ho tardato a leggere la tua ultima poesia, però questa sera l'ho fatto e come al solito mi complimento e resto a commentala per comprenderla a pieno. Approposito siamo in parità, buona notte e a risentirci, Bruno,
  • Andrea Zotta il 22/07/2009 12:58
    "L'unico fatto certo è che senza il condimento della follia non può esistere piacere alcuno." Erasmo da Rotterdam.
    Riflessioni molto gradite.
  • Aedo il 20/07/2009 08:40
    È vero, Shabui, la maggioranza delle persone è incapsulata nell'omologazione sociale, dove è considerato folle chi vive non seguendo ordine mentale fine a se stesso, ma i veri valori. Grazie di cuore.
  • Aedo il 20/07/2009 08:35
    Sono contento, Nel, che mi abbia fatto visita. Ci tenevo molto. Le tue parole sono bellissime, costituiscono una poesia nella poesia e mi hanno commosso. In fondo siamo folli, quando desideriamo una vita diversa, dove l'amore non sia bandito e gli orizzonti vengano illuminati dai colori della creatività. Mi piacerebbe danzare con te sul ritmo di questa mia poesia alla luce di un falò.
    Un abbraccio
    Ignazio
  • Shabui. il 20/07/2009 02:18
    Ormai il folle è colui che crede in ciò che la maggioranza dgli uomini ha dimenticato, i veri valori dell'essere umani, sempre, comunque. Chi corre verso la verità è dunque un folle, chi nega tale percorso è normale.
    Sbaglio io o c'è qualcosa che non torna?

    Shabui
  • Anonimo il 19/07/2009 20:32
    I folli sanno sorridere muti per nascondere il loro dolore, i folli inclinano la testa verso sinistra per sentire qualche nota sperata, i folli tendono una mano e chiedono una spiga di gioia per allungare il corridoio di colori quando vedono chiusi i nostri profondi cuori...
    Oggi ho danzato in questa tua bellissima. Grazie Ignazio.
    Un urlo di saluti... dall'Est.
    nel
  • Aedo il 19/07/2009 13:05
    Sono felicissimo del tuo secondo commento, Cinzia, segno che la poesia ti è molto piaciuta.
    Un bacio
  • Aedo il 19/07/2009 13:04
    Grazie, Maria, per il tuo bel commento. Sì, in poesia può succedere, ma d'altra parte "l'uscita in strada" ha un valore simbolico.
    Ciao
  • Cinzia Gargiulo il 19/07/2009 11:19
    Riletta con vivo piacere!... E ho fatto una corsa in spiaggia con l'aquilone varcando la soglia dell'infinito...
  • Maria Lupo il 19/07/2009 10:55
    La poesia mi è piaciuta per la sua intensità. È bello questo forte desiderio di essere se stessi... almeno in poesia può succedere. Ciao.
  • Aedo il 18/07/2009 16:43
    Ho gradito tantissimo, Cinzia, il tuo commento. È proprio questo il senso della mia poesia: essere "folli" significa andare controcorrente in una società, in cui la creatività viene incapsulata in regole rigide. E invece abbiamo il bisogno di esprimere i nostri sentimenti e di essere valorizzati non per quello che appariamo, ma per ciò che siamo. Ti ringrazio di tutto cuore.
    Un bacione
  • Cinzia Gargiulo il 18/07/2009 13:55
    L'ho messa tra i preferiti!!!... E come non avrei potuto farlo!... Io sono una folle, ribelle, sempre contro corrente, preferisco camminare da sola piuttosto che adeguarmi alla massa... da anni volo solitaria e contro corrente "alla ricerca di altre anime libere, lucciole rare"... Mi è venuto spontaneo citare la parole della mia "Voce fuori dal coro" perchè leggendo questa tua poesia mi è venuto di associarle forse pertchè mi sono riconosciuta. Chi non si adegua alla massa spesso viene additato come folle anche se non lo è affatto, viene considerato un "diverso" e viene di frequente anche isolato. Le anime veramente libere sono poche proprio perchè per essere liberi occorre il coraggio di andare contro ogni convenzione, la forza di combattere anche da soli per i propri ideali, l'amore per se stessi per non scoraggiarsi davanti agli ostacoli che in un "volo" così complesso si incontrano.
    Poesia bellissima per contenuti e forma!
    Bravissimo Ignazio!
    Bacioni dalla tua "folle"amica...
  • Aedo il 17/07/2009 17:55
    Grazie, Michele e Giuseppe, delle vostre belle parole, segno che il messaggio della poesia è stato recepito pienamente.
    Un caro saluto
    Ignazio
  • Giuseppe Bellanca il 17/07/2009 12:11
    La poesia è bellissima, piena di contenuti ricca d'immagini. La forza esplode nella ribellione... nell'erigere tra se ed il resto la speranza nel seguire i sogni come da bambini correvamo dietro gli aquiloni, spensierati e felici della corsa... Bravo Ignazio continua sempre a correre io ti seguo... ciao Giuseppe.
  • Anonimo il 17/07/2009 01:54
    ogni tanto qualche folle deve urlare un po normalità hai folli che credono d esser normali
  • Anonimo il 17/07/2009 01:50
    bellissima Igniazio credo che un giorno lo farò sicuramente ne ho già fatte di queste cose, cmq grazie del tuo bellissimo commento alla prossima ciao
  • Aedo il 17/07/2009 00:04
    Ringrazio tutti, Fernando-Vincenzo-Marcello-Anna-Aurora e Nicol, dei bellissimi commenti. Questa poesia è un po' diversa dalle mie solite: vuole essere una provocazione, al fine di mettere in risalto il desiderio di essere se stessi, di inseguire la vera libertà e i sogni, anche se questo comporta scarsa comprensione da parte di chi è inghiottito nell'omologazione sociale, che vuol dire automazione del pensiero e della creatività. E ho trovato cari amici, disposti ad urlare con me sulla strada, noncuranti della maldicenza dei poveri di mente.
    Un abbraccio per tutti voi
  • nicoletta spina il 16/07/2009 22:32
    Io scendo in strada con te... e urlo forte per dire che siamo diversi... e se questa è follia... rido in faccia ai mal-benpensanti e guardo l'acquilone del sogno che mi invita a volare. Bellissima!!
  • Anonimo il 16/07/2009 16:53
    ... hei mi sorprendi sempre... pensa che bello.. e chi se ne frega della follia
    ... pazzo forse e chi sta a guardare perso nell'omologazione.. di un tutti uguali
    senza anima... Bello liberare l'urlo.. liberare i sogni come acquiloni.. ridere
    e abbracciare il tutto... volare il tempo.. e andare oltre.. danzare e accarezzare
    le parole... aprire nuovi e infiniti arcobaleni..
    splendida Ignazio.. folle io sono con te.. pazza di vita..
  • Anna G. Mormina il 16/07/2009 16:04
    ... ma questa non è pazzia no!... vorrei farlo anche io a volte, d'uscire per strada e urlare, per cercare di cambiare il mondo... Ignazio, è molto bella... mi ha...
    Ti abbraccio forte!!!
  • Anonimo il 16/07/2009 14:52
    bellissima e intensa
  • Vincenzo Capitanucci il 16/07/2009 12:13
    Ogni tanto qualche folle... deve uscire per strada... gridando a squarciagola... volate con me...

    Bellissima Ignis... un aquilone vola... verso gli infiniti... illimitati... di una vera realtà...
  • Fernando Biondi il 16/07/2009 11:40
    la pazzia... la coscienza della propria pazzia, ci rende liberi di esprimere ciò che abbiamo dentro, condivido in pieno ciò che hai scritto

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