Corde di violino
sfiorano appena
fili d’anima invisibili
le sento vibrarmi dentro
e nel cullarmi mi lascio
andare disciolto al vento
polvere di questa terra
esploso nell’abbraccio
ora gl’occhi sono falco
volo in alto baciando la stella
e poi m’appoggio nel legno
dove le corde han vibrato
nella dolce attesa
del nuovo canto