Tutto quello che puoi ingoiare:
la carne, le macchine, gli elementi;
un pozzo senza fondo
da cui attingere voci-spiriti
alati che pianto vessilli setosi
sulle alture di Odio.
E canto, un'altra volta:
Io non sono ciò che sono
(il grave malato),
eppure non fuggo
città distrutte da età,
valli sconfinate e grotte d'oscurità,
il nostro segreto.