Le distanze sembrano insormontabili,
chilometri e chilometri di nastri grigi,
paesaggi sfuggenti tra sole e pioggia.
Monotoni dondolii di strade ferrate,
cullano sprazzi di sogni,
interrotti da parole.
Voli tra nuvole, con il naso all'ingiù,
a guardar quant'è piccolo il mondo,
tanti Icaro bambini, incantati.
Le distanze son ore pigre, lente a passare,
il tempo si ferma intriso di noia, aspettativa,
eccitazione, tristezza si rincorrono, fanno compagnia.
Si caricano di sogni nascenti, o infranti,
scivolano costanti tra sorrisi,
risa, lacrime, indifferenza.
A volte accelerano, lasciandoci senza fiato,
meravigliati dalla velocità,
un batter di ciglia e tutto è passato.
Le distanze, alla fine, si dissolvono,
la stanchezza svanisce, lascia posto all'attesa,
il viaggio un ricordo lontano,
l'eco di un sogno nato nel dormiveglia.
È un risveglio improvviso, un capire stupito,
in quel preciso istante,
le distanze, son quei pochi centimetri
che separano il tuo cuore
dal mio