Dio mio, io sono Sothis,
la stella egizia,
che in eternità lontane illuminava
il delta del Nilo,
il volto effimero della Sfinge
nella piana di Giza.
Signore, io son Sothis,
Sirio di oggi,
l'astro nascente che guida
i marinai sul mare in tempesta,
la fiamma intensa...
perduta nel firmamento.
Signore tu non mi conosci!
Io.. io... sono Ruben,
il poeta del disincanto,
con le mie mani protese
a stringere altre mani,
con i miei occhi incantati,
con questo mio povero cuore
impazzito, proiettato
verso le dimensioni del nulla.