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Numa Pompilio

E no!

Aoh! E allora a fa così,
screditamo puro,
Numa Pompilio.

Che te scomodava Egeria,
pe nun sbajasse,
pe chiede consiglio.

Mettemo n’dubbio,
puro n’omo straordinario.
No perche si nun losai,
pe primo ce fece er calendario.

Che d’è? Che dichi?
È na storia,
nun era n’essere umano.

Si! E allora alle mura,
nun c’era er tempio de Giano.

Te dico c’è stato,
e ha campato ottantenni.
Governanno Roma,
puro vecchio n’trà li malanni.

E pe la maggior parte,
lo dovemo a lui si l’Urbe,
mo c’ha n’senso.

Te dico è così, o
Armeno è quer che penso.

Ma te metteresti n’dubbio,
puro ar Divino.

Daje! A ricominci!
Oste n’antro po’ de vino

 

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1 commenti:

  • Samuele Scagliarini il 23/10/2009 16:23
    Bellissimo! Amo il romanesco! Non solo come dialetto, come stile proprio!!

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