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Armina

La stanca
mi prese
respiri liberi
nel piombo denso
la corte non gradì questo
comportamento
e mi ricacciò tra i miei simili
in Febbraio

Era meriggio
e le stoviglie
e la calura insolita
e l’idea idiomatica
settale
e il riempimento
svuotante
astrale

Un’oasi miraggio
salvabile
costantemente penso
a quei polmoni
compressi per amor
di sale
o per il sale
dell’amore

Mandò quel messo
su quel cavallo
più non tornò
all’accampamento
poiché quel dono
conosceva l’ordine
del nemico
che quel dono avea
donato

Fede
nell’involucro d’acqua
speculo se nel suo dentro
divarichi il suo petto
ma non se conosci
l’ospite che ti
comporta
giano e narciso
come il tuo
gemello

Perché
allora dimmi
specchio bramante
dovrei credere
che un miracolo
possa ripetersi
rimaner costante?

Conosco un mollusco
tale Armina
conversiamo poco
ma io so mantenere
il suo segreto
e lei del mio nel mare
è solido forziere…

 

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2 commenti:

  • loretta margherita citarei il 19/07/2009 16:11
    5 stelle meritatissime
  • taisia brovko il 19/07/2009 12:16
    bella, ma mi è sembrata solitaria e tiste. ma a fatto ricordare me stessa in questo priodo. mi piace

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