Sai, mio dolce uomo,
di quei sentieri di montagna,
che nel periodo estivo
percorro e mi conducono
fin dentro il cuore del bosco
e lì, volgendo lo sguardo,
vedo la sorgente,
acque limpide, chiare,
scendere con gorgoglio
a valle ed alimentare
le fontane poste
ai margini dei prati,
alle quali, bruciante
d’arsura accosto
le labbra per dissetarmi?
Assomigliano a te,
quelle chiare fresche acque
di ruscello limpido,
che scorre sul mio corpo,
sulla mia mente, sul mio cuore,
sulla mia anima,
placando l’arsura di te,
che mi bruci dentro,
come sole d’agosto.