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Ritorno alla vita.

Son quì nello scuro silenzio,
ondeggiando mi cullo
dentro un grembo materno.
Ma una voce lontana
mi chiama dicendo...
destati anima è giunto il tuo tempo!
Come un candido fior stai sbocciando,
or dischiudi le dita e suona,
il tuo inno alla vita.
Vedo allor una luce, strani suoni sento d'intorno,
poi qualcuno mi prende;
mi afferra e mentre in alto mi tende...
un breve tocco mi da dolcemente.
L'èco del suono nell'aria si sente e reminescenze,
mi attraversan la mente.
Allor grido, ho paura!
Ma la mano del tempo la clessidra ha girato
e battendo quel tocco,
mentre piango, il mio tempo è iniziato.

 

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6 commenti:

  • Sara Meneghello il 19/05/2011 07:35
    Stupenda! tutta la poesia, dalla prima all'ultima riga.
  • Roberto Luffarelli il 25/07/2009 21:15
    Mi correggo... volevo dire "l'affacciarsi alla vita"
  • Roberto Luffarelli il 25/07/2009 21:13
    Mi è piaciuta moltissimo, per l'originalità nell'esprimere l'affaccoarsi alla vita. Bellissimo il finale.
  • giuliana marinetti il 25/07/2009 18:33
    Grazie carissimi poeti dei commenti,
    un saluto di simpatia Giuliana
  • Anonimo il 25/07/2009 13:40
    Aggiungo soltanto dicendo che è bello che ancora ricordi l'inizio del tempo, mi piace il tuo scritto, ed anche se da allora qualcosa è mutato di certo per nulla è stato sciupato
  • Anonimo il 25/07/2009 12:46
    sincera sentita piaciuta

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