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Al Sommo artista.

Tu bel pittoresco sogno di sì sol breve istante,
al mio risveglio sei fuggito.
Come vorrei bearmi ancor dei tuoi colori!
Oh cielo! Che ai primi albori sorgi,
quale meraviglioso dono offri agli occhi miei!
E vado ammirando i magici color che or vai cangiando,
quando come d'incanto mi par d'udir...
un suono di violini diffondersi nell'aria come un canto.
Orché s'ammanta il cielo, di splendidi azzurri celestiali,
il suono dei violini sempre più và in un crescendo,
pare ai colori del cielo, sia d'accompagnamento.
E mentre osservo la divina arte aleggiando appaiono
nuvole bianche.
Giocando radiose si rincorron festose,
alcune vestite con tinte rosa,
altre, per dare al cielo più abbellimento
ornate han le vesti, con l'oro e l'argento.
Oh! Qual mistero è celato in tal prodigi e penso:
"Triste colui che non vuole aver sì lunga vista!"
Fossi un poeta, tesserei lodi infinite al Sommo artista.
E l'anima mia si eleva a tal visione e dico solamente,
grazie, grazie Signore.

 

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2 commenti:

  • giuliana marinetti il 27/07/2009 20:18
    caro Vincenzo grazie,( è più bello il commento che la poesia)
    cioè... ques'alba musicale, dove la luce si fa suono, che armonia di parole!
    ciao Giuliana
  • Vincenzo Capitanucci il 27/07/2009 12:26
    Molto bella... Giuliana... quest'alba musicale... dove la luce... si fa suono..

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