Oh rissosa quiete
che nascondesti corpi
sconcertati amanti
tra le occhiate
delle rocce
e i respiri di nubi danzanti
folate trascinanti
Oh avamposto di specchi
inginocchiata volontà
imperitura follia
crogiolo di stoffe dalle torture
sconvenienti
decametri impegnati
a misurar
galassie
su pelli tese e bianche
come stelle
Prendi questo cuore
e poi
quello
del mio petto
guardali pulsare
tra le dita sanguinanti
nella bocca del
vulcano
buttali entrambi
e restami accanto
nella nenia
della crisalide impaziente...
Memento
é ora
sotto questo cielo
di fuoco
su questo pezzo di ghiaccio
vagante
mente...