username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Amarcord

Giù in piazza, quella volta,
andarono senza la pazza signora:
lei andava dal lunedì al venerdì
con le sue tette avare e di buon’ora
e vi andava a braccio con qualcuno.
Quel giorno vi fu proprio un raduno:
l’arrotino ci guadagnò parecchio
con la sua mola a culo e lingue d’affilare,
cosi il becchino l’aspettò cent’anni
poi preferì farsi seppellire.
Anche quello famoso dello specchio
non poté davvero lamentarsi.
Il mercato si trasformò del tutto;
si imbandirono tavoli con un ben di Dio;
ma la catarsi fu divisa iniquamente.
I musici stavano in ritardo
per i filosofi in cerca dell’io:
non trovarono nulla
e rivolsero lo sguardo
a un gruppo di fanciulle promettenti.
I saccenti disposero attenzioni
a Cesare che a torso nudo
mostrava solo venti pugnalate,
le altre le teneva in serbo
per fare colpo su cubiste improvvisate.
I musici suonavano sudati
e per questo non furono pagati
perché sospetti d’essere infiltrati,
come dei bruchi in una mela,
rea d’aver convinto tutti
con la sua idea un po’ sovversiva.
I giochi furono demodé:
quello che chi arriva primo
vince un giro su un castrone bianco
immune da carbonchio e glicerina
oppure una crociera con lacchè.
Ma più di tutti rischiò il grande CHE:
la storia lo dice, lui nella storia c’è.
Allora andò via senza dire niente.
Alla fine la disputa fu dura
nella divisione del dessert...
A uno a uno
andarono e scomparvero alla vista,
ignorando le foto artigianali
e immortalando ben poco dell’evento;
cosi il vento li portò via con se,
compreso quell’amo sulla sabbia
scritto con un dito pienissimo di rabbia.
La signora pazza a braccio con qualcuno,
con le sue tette troppo generose,
il lunedì fece pulizia:
si sedette su un elmo senza testa
e piano piano scrisse una poesia.

 

1
4 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

4 commenti:


Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0