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La Figlia del Capitano

Mi manchi
non riesco
a stare
senza
di te.
Ho passato
la notte
insonne.
Il sole
dardeggia.
Tutto
tace.
Nell'ora
della siesta.
Il Forte
è silenzioso.
Tuo padre,
il Capitano,
riposa.
Io avanzo
radendo
le mura.
Lancio
sassolini
contro
il vetro
della
tua stanza.
Una porta
si apre
e tu
appari.
Bella
più
del sole.
Ti abbraccio.
Godendo
del tuo
corpo
contro
il mio.
Un rumore,
metallico,
come
di armi,
ci fa
sussultare.
Forse
nessuno,
forse
tuo padre,
forse
le guardie.
Fuggo.
veloce.
Ma prima
ti lascio
un bacio
sulle
labbra,
più
rovente
dell'aria
del deserto!

 

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2 commenti:

  • Fiscanto. il 15/08/2009 16:31
    Questa poesia l'ho scritta alla fine del Liceo. Avevo 20 anni. L'ho riscritta a memoria, forse ho modificato o tagliato qualcosa.
  • loretta margherita citarei il 15/08/2009 15:58
    carina

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