Seduto per terra
a gambe larghe
su un pavimento lucido di cera d’una volta
il bambino
nella sfera magica delle sue emozioni
gioca ridendo
con i suoi invisibili amici
acca-stellando
cubi di luce
si sente
nel suo castello il padrone del mondo
nei suoi occhi assorti
scorrono sognanti ruscelli gioiosi
scintillanti