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L' aquila per me

Il centro aveva un odore antico;
Passeggiando sotto quel portico
Di quella terra mi innamoravo
Tanta gioia ai miei occhi regalavo.

Ricordo il tempo li passato
Ricordo mio padre che estasiato
Mi mostrava le strade dove era cresciuto
Mi parlava del tempo li vissuto.

Camminando si sentiva la storia
Del medioevo si incontrava la memoria
La basilica di san Bernardino
La meravigliosa storia di Celestino.

Un papa che credeva nella uguaglianza
E per i poveri inventò la perdonanza.
Mor¡ lontano da Roma Celestino
Prigioniero del potere poverino.

Ricordo la fontana delle 99 cannelle
Ricordo le ragazze cos¡ belle.
Ricordo pranzi in famiglia
Ricordo che di cibo si riempiva la tovaglia
Ricordo la cena di Natale
Ricordo le molte parti di un rituale.

Dalla finestra guardavo il Gran Sasso
Mio zio in montagna mi dava il passo
Ricordo i funghi, il freddo, la neve,
Ricordo un incanto così lieve.

E ora che il mio pensiero viene da lontano
Ora che tanta gente è morta invano
Scrivo due parole da dedicare
A quella terra che ho saputo amare.

 

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3 commenti:

  • giancarlo milone il 23/08/2009 15:47
    grazie mille
  • Antonio Rosettini il 22/08/2009 23:45
    Grazie a nome di tutti gli aquilani che, ormai lontani, altro non posson fare che rimembrare una bellezza spesso scontata e, purtroppo, ormai perduta. Bella poesia.
  • loretta margherita citarei il 18/08/2009 16:07
    bello e struggente ricordo

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