era mezzanotte l’ora delle streghe
e noi soli nudi sul balcone ci amavamo
le stelle nel loro moto perpetuo
ci osservavano curiose
ma io non guardavo loro
ero perso nell’universo dei tuoi seni
il tuo lento moto m’inebriava
il tuo sorriso mi eccitava
le mie mani accarezzavano la tua schiena
e la tua testa reclinata baciava il cielo
ero perso in te come forse mai lo fui
rallentai i battiti del cuore
rallentai il desiderio di partire
rallentai il moto della terra
ed al mondo ieri sera regalammo
un attimo d’infinito
e fuggirono le streghe