Ardita
coraggiosa
rinunciava ai giardini dell’ Eden
per regalarci il vizio.
Prima scopriva
che l’ estasi è un sogno
solo per chi già conosce l’ inverno;
il Paradiso esiste
solo per chi ha provato il dolore.
Lussuria, avarizia: sono le dea, adorata dal mondo, all'altare dei loro vizi, sbocciano mille peccati.
La luce dei tuoi versi, conduce ad una profonda riflessione alla vita. Molto apprezzata i più vivi complimenti, un saluto Giuseppe
io uso la parola regolare perchè avere vizi fa parte del nostro essere "umani" e imperfetti...
sennò saremmo qualcosa di diverso... e in fondo io sono contento di essere qui e di essere un uomo...
grazie mille dei commenti...
Anonimo il 23/08/2009 11:12
il paradiso lo si perde ma lo si può anche trovare, si anche col dolore. bellissima e verissima ciao Salva.
Molteplici i modi di interpretare, vedere e gestire gli eventi, più difficili quelli dello spirito, ma spesso necessari per vincere le emozioni, quelle che fanno leggere versi armonici e intonati come questi. Attenzione al refuso “regarci”, forse: recarci, recarvi,