Anche quando ero completamente cieco
Ti vedevo
fra le onde
del mio mare in tempesta
nella sordità
udivo
il fruscio
bicolore
delle tue foglie di ulivo
nel mutismo
parlavo
il tuo canto
di mutante liberazione
anche se mi perdevo nel vuoto infinito di vani piaceri seppellendo me stesso
colavo tessevo di seta la sera nella cera di pii ceri spenti
nella vista latente di un cuore inusuale dalle lunghe latitudini ascoltanti parlanti la
si-cura voce dell’universo