Al crepuscolo dell’estate
siederà
il mare
all’osteria dei ricordi,
vecchio, stanco marinaio,
annoderà le reti
di quei giorni assolati,
vociar di gente allegra,
risa di bambini
nel giocar con le onde.
Con la pallida luna
e le stelle sorelle,
ricorderà i baci salati,
gli amori rubati,
nella notte
sulla battigia consumati,
i sogni a lui affidati.
E ripensandomi,
regina degli scogli,
brinderà a me,
sua figlia, onda di mare,
con velata nostalgia,
annegando una lacrima
in un bicchiere di rhum.