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Alla memoria

Avevo sedici anni, una vita piena di sogni, di bei programmi.
Un ubriaco su di una auto mi venne addosso…
Pochi secondi e son diventati tremendi drammi.

La mia anima dal corpo si staccò,
allora, ma subito dopo precipitò,
e col corpo rimase prigioniera
di una realtà ancor più ingiusta di quant’era.

Prima che inizi l’estate
o dopo la sua dipartita
mi reco spesso lì,
lì, dove anni fa la mia vita finì.

Proprio in quel punto vi è una torre,
detta dei Normanni,
dominante una piccola baia
di un hotel divenuta la spiaggia.

Osservo i gabbiani
che, riappropriatisi di quello spazio,
fanno echeggiare il loro suono
dopo una stagione di innaturale frastuono.

Li vedo salire dal mare
diretti, superata la strada,
verso la rocciosa collina
da dove, distese le ali, paiono velina.

Rilassato, un vento lo trasporta
mentre un altro gli soffia in faccia
e lui, con la coda per timone,
mantiene la stessa direzione.

Si abbassa, verso destra declina,
il mare si avvicina,
e lui, per riprendere quota,
tre battiti d’ali e gira a semiruota.

Ricordi dolorosi e tanta tristezza
intasano il cuore di amarezza
ma quei gabbiani in volo
mi fanno sentire meno solo.

Provo una strana serenità.
risollevato dalla loro imperturbabilità;
m’immagino libero come essi
e li seguirei, se volare, non solo con la fantasia, potessi.

 

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12 commenti:

  • Anonimo il 04/10/2009 09:59
    Le tue emozioni, la tua storia hanno traiettorie che attraversano il cielo con coraggio!
  • Inchiappa Vito I Song il 01/09/2009 13:41
    Grazie Marhiel per le tue belle parole che mi emozionano grandemente.
    Non sono un poeta. Mi piace averti come amica piuttosto che fan
    Un abbraccio. Vito
  • Marhiel Mellis il 01/09/2009 13:27
    Dario sei grande!! Pur nell'inevitabile disagio per ciò che il tuo destino ti ha dato sei forte e ragionevole con ciò che è ora la vita... Ti guardi attorno ed essa ti rincorre sollecita manifestandosi nella Natura a cui basta occhi.. cuore e sensibilità come i tuoi per essere amata. Sei grande perchè esisti.. e ti riveli con le tue poesie... poiché ascolti più degli altri il dolore, l'amicizia e l'amore.
    Mi piace molto come ti racconti in questi versi... e sono tua fan! Ciao.
  • Inchiappa Vito I Song il 01/09/2009 07:09
    Grazie dei commenti e degli abbracci.

    "l'importante è raccontarlo" sì, sono rimasto vivo e posso ancora raccontare... l'ubriaco che mi investì era un massone, aveva un fratello ufficiale dell'esercito ed uno avvocato... è stato assolto e io condannato a pagare i danni e le spese processuali... per il solo torto di essermi trovato lì e quello che credevo il mio migliore amico ritrattò la testimonianza rilasciata alle autorità subito intervenute perchè l'investitore era un "amico di famiglia" e, a suo dire, lo minacciò.

    Questi brutti ricordi mi amareggiano, l'avere conosciuto una brutta realtà della vita che fino ad allora non mi era nota... ma la vita continua e, come dice Francesco Guccini a chiusura dell'Avvelenata, "a culo tutto il resto!"
    Una buona giornata a tutti voi
  • Vincenzo Capitanucci il 01/09/2009 03:54
    Si abbassa, verso destra declina,
    il mare si avvicina..

    Splendida Dario... in un sublime di sofferenza..
  • nicoletta spina il 31/08/2009 23:23
    Commovente e bellissima! tu voli con le ali della poesia e le tue parole e quei gabbiani portano il tuo pensiero a sublimare la sofferenza. Un abbraccio
  • laura cuppone il 31/08/2009 22:53
    forte...

    Laura
  • Anonimo il 31/08/2009 18:43
    Sono una sopravvissuta anch'io dunque posso capire qualcosa di ciò che hai scritto, dire altro sarebbe superfluo.
    ti abbraccio
    nel
  • loretta margherita citarei il 31/08/2009 17:56
    meravigliosa, tuareg del deserto! l'importante è raccontarlo...
  • Inchiappa Vito I Song il 31/08/2009 17:43
    Infatti la vivo con serenità e con gioia. Io sorrido alla vita. L'umorismo dei miei scritti lo dimostra.
    Questo scritto è un ricordo di un passato che è stato ed è morto. Le mie considerazioni sulla realtà odierna nascono dall'osservazione delle storture della vita, delle sue crudeltà. Io non vivo di fantasie.
    Io scrivo qualcosa, tra uno spazio e l'altro. Scrivo quel che mi capita. Non ho aspirazioni, non voglio vincere dei premi letterari o pubblicare best sellers o essere adorato quale sommo vate.
    Non sono uno scrittore, è solo un passatempo, finchè non mi stancherò e ne preferirò altro.
    Vivo la vita e la vivrò finchè non arriverà la fine.
  • M. Vittoria De Nuccio il 31/08/2009 17:25
    La vita a volte, anzi molto spesso, è crudele... bellissima poesia per come scritta... ma non per il tristissimo ricordo che rappresenta... la vita, qualsiasi essa sia va vissuta con serenità... anche solo perchè la stai ancora vivendo...
  • Anonimo il 31/08/2009 16:13
    Un abbraccio... so di cosa stai parlando e mi spiace... ma forse andare ti è stato di aiuto!! La poesia è bellissima... ti sono vicina!! Dani

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