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In noi c’è tutto dalla idiozia più estrema all’estrema conoscenza

Scegli sempre esseri vivi
piuttosto di cose morte

fra leggere il libro di un supremo scrittore
o
parlare ascoltando l’idiota del villaggio

do sempre di cuore la priorità al secondo

infatti non leggo più
leggo me stesso parlando nell’ascolto di me stesso

di certo mi ritroverò spogliato finirò in sorde muta-nde a suonare

oh divina coscienza

una lira cieca!!!!

 

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7 commenti:

  • nicoletta spina il 06/09/2009 23:58
    Splendida Vincenzo, leggi te stesso... si, non sai quante cose mi hai insegnato. Se finirai in sorde muta-nde a suonare
    sarà li-ricca emozione per chi ti sa ascoltare.
  • celeste il 06/09/2009 21:07
    La cosa è grave. in effetti la stupidità non lascia scampo. Meglio riflettere a fondo sul senso dell'agire per chi suole poetare. Ottima provocazione.
  • Fabio Mancini il 06/09/2009 16:59
    Le scelte, qualsiasi esse siano, vanno rispettate. Ora, immagina una persona che dialoga con lo scemo del villaggio e che il rimanente tempo restante lo trascorra davanti alla televisione. Ma sai che mostro verrebbe fuori? Meditate gente. Meditate... Ciao, Fabio.
  • sara zucchetti il 06/09/2009 16:31
    bella poesia! Con parole particolari e misteriose riesci a far sgorgare concetti importanti. bravo
  • Anonimo il 06/09/2009 13:12
    scegliere la vita, sempre, perchè la conoscenza deve innanzitutto comprendere il valore della vita, altrimenti a che servono i libri? A ridurli a logori contenitori di parole vuote.
    bellissima
  • Anna G. Mormina il 06/09/2009 11:47
    ... si, è bello sciegliere di essere sempre vivi, anche a costo di rimanere in mutande!!!!... ... bella bella!
  • giusi boccuni il 06/09/2009 11:33
    tu mi diverti sempre, con le tue immagini provocatorie e un po' surreali, alla De Chirico... P. S. anch'io preferisco parlare con lo scemo del villaggio, molto più saggio di chi crede di detenere un potere assoluto... la libertà è di chi si spoglia e rimane in muta-nde!

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