Esco
e i miei passi trovano posto
in mezzo al via vai di persone
in questa domenica
tanto serena da confondere
la mia percezione dl tempo,
tanto tiepida
da lasciar affiorare il ricordo,
o il desiderio,
dell'estate.
Cammino distratta
ascoltando i profumi dell'aria
che suggeriscono ricordi
di domeniche d'autunno già vissute,
bambine,
come a dare voci a foto ingiallite.
Cammino
e il rumore ovattato dei miei passi,
il lembo del cappotto che ritmicamente mi tocca la gamba
mi risvegliano appena
nella dissolvenza tra un ricordo sbiadito e un nuovo profumo.
Cammino tenendo le mani in tasca,
forse abbasso involontariamente lo sguardo,
e lascio a chi mi incrocia,
insieme alla scia fuggiasca del mio profumo,
un po' la curiosità di sapere
come mai sorrido da sola.