Sotto le fronde dei nostri platani,
tra le tue pagine e note
Io sono
e sarò qui, ovunque in te,
quale canto d’ogni tuo attimo
che riverbera tra le dita dell'Aurora,
sola una foglia contro il sole,
che la Moira accarezza,
inciampando tra parole
che celano ed innalzano
stelle nella nebbia.
Sul ghiaccio soffia un anelito
poichè attendo quel giorno,
col cuore all’inferno,
ma per odio e per amore,
ora più non basta ricordare la tua voce,
ed il tenue fremito
che ghermisce pace agli occhi.
Non parlare!
O l’ombra di me morrà,
giacché oggi non c’è più un cielo
per confondere un po’ le due anime,
così vicine ed orbe,
tra gli affamati fantasmi
nel diverso presente, trascinandosi
in cerca d'un colore
che mai hanno dimenticato.