Cielo blu
In cui si stagliano
Noncuranti
Nuvole bianche
Barocche
Tondeggianti e lievi
Loro
Grevi
Noi
Tra soprusi
Ed ingiustizie
Falsi profeti
E salvatori della patria
A sbafo
E guardo
Allucinato
L’insolenza dei mediocri
E la stupidità
Delle masse
Che si affrettano
Ad iscriversi
Ai gruppi su Fecebook
Ma non sono poi disposti
A muovere neppure un dito
Si limitano a scrivere
Parole in rete
Parole vuote
Parole di seconda mano
Come i loro pensieri
Ed intanto
Le cose continuano
Ad accadere
Tra i
Non si può più andare in giro
Ed i
Ci vorrebbe più sicurezza
Tutti ad annuire
Come gli asini
O le pecore
Della fattoria degli animali
Che votavano sempre
Per l’ultimo che aveva parlato
Poca memoria
Ed i fatti si dimenticano
Come le promesse
Fatte o subite
Ed intanto
Tra una escort
E la visita acclamata
Di un dittatore
Che ci sputa in viso
Continuiamo le nostre vite
Dimentichi della vita
Ricordando però
Il vincitore
Del grande fratello
Faber,
quanto mi manchi
quanto poco ti stai perdendo…