L’invito arrivò al mattino:
rossi calici di Morellino,
poi con Aldo in serata,
versi in rima, fino a nottata.
Lungo il viale una rosa,
spampanata e voluminosa,
che i petali a libretto,
s’adagiarono sul mio petto!
Chi sei? Che fai, o bella?
Tra le maggiorate sono la stella,
mi chiamo Charlotte
gocce d’ambra nella notte!
Qualcuno ti vuol bene?
Nessuno mi mantiene,
ogni notte batto il viale,
in me s’è spento ogni ideale.
Gigli, garofani e tulipani,
allungano le mani,
con il pesco che dolore,
perdere ogni volta il candore.
O bella rosa,
il desio con te si sposa,
e se sognassi nuova vita,
resteresti dell’amor stupita.