L’oscurità del silenzio
ha completato la sua
intrusione
lo scandalo è perpetrato
l’udienza
aperta
Pensare a un
passato remoto
innervosisce le mani
risolvendole in gesti opachi
alla comprensione
celati
Non vi sono sedie davanti a me
non più ripari
ma esigui prolungamenti
trascinati come limo
nel letto d’un fiume
d’illusioni ottiche
fermenti
di menti
radici spaziali
Ora la grazia
alzerà in piedi gli astanti
nel condono misero d’uno sguardo
deciderà il da farsi
con la mia anima
in pena
Ma non è lei
in discussione
oh no
é ciò che abbiamo
fatto
la creatura
da sacrificare
L’usciere annuncia l’entrata
d’un vostro onore curvo
e imponente
ed io non aspetto altro
che il momento
della verità perduta
tra le infinite
scelte…