La vita non mi appartiene più,
da tanto tempo ormai.
Vado lentamente verso il nulla
e allora sarebbe bello
se il nulla eterno mi accogliesse.
Ma, prima di staccarmi da questa vita,
ho sfiorato di nuovo l’amore in cui non credevo più.
L’ho sfiorato con delicatezza, come fosse una rosa,
ma poi una spina mi ha ferito così profondamente,
da far scivolar via dal mio fragile cuore
lunghi rivoli di sangue vermiglio.
Ora sono qui, di nuovo sola.
Quel fuggevole amore che mi ha incantata
è svanito per sempre,
non lo troverò mai più.
Sono quasi morta, lo so,
ma non abbastanza per esser morta davvero.
E allora sogno:
sogno di stare di notte con te, in riva al mare,
il mio amatissimo, immenso mare,
sentendo gli spruzzi delle onde che mi accarezzano il viso,
con la testa abbandonata sulla tua spalla,
la mano stretta nella tua.
Un lieve sorriso nel riflesso d’una lacrima,
e io sentirei lentamente le mie membra raggelarsi.
Sentirei la morte raggiungermi, guardarmi dolcemente,
portarmi via per sempre.
Morire pian piano vicino al mare, vicino a te,
mio dolce, giovane amore che non avrò mai più:
il più bel sogno che io abbia mai fatto.