La cinquantesima composizione
a mia sorella voglio dedicare.
È lei che me ne dà l’ispirazione
senza neppur doverla ricercare.
Cinquanta le poesie scritte sinora,
cinquanta sono le sue primavere.
Ma siam solo all’inizio perché ancora
tante sorprese ci farà vedere!
Sembra ieri: bambina capricciosa
e poi serena e brava adolescente.
Giovane fidanzata, dopo sposa,
lavoratrice e madre intraprendente.
Ma il purosangue, quello sì, di razza
si distingue rispetto ad un ronzino
nelle difficoltà: l’uno ci sguazza,
mentre l’altro v’annaspa, poverino!
Così Antonella, le virtù migliori
nelle ore più tristi, nere e amare,
ella sempre è riuscita a tirar fuori,
qualsiasi prova fosse da affrontare.
E quando nei recenti mesi duri,
chiamata fu a portarne il gran fardello,
proprio allora compresi, in quei dì oscuri,
il privilegio d’esser suo fratello!