Quando la chiesa,
predica l’indissolubilità
del sacro vincolo matrimoniale
e lancia tuoni rumorosi
contro il divorzio,
rivedo la mia faccia
insanguinata,
davanti allo specchio
di un'anima graffiata,
le lacrime dei miei figli,
l’oppressione di un uomo
marito, padrepadrone.
Non mi pento quel giorno
d’aver apposto SI,
sulla scheda.
Non mi vengano a far la morale,
ancor oggi, è fatale,
si muore,
tra le quattro pareti
che solo d'amore,
dovrebbero essere alcove.