Se vero è
che il tempo
migliora e pregiato
rende il vino,
nel vino mi riconosco.
Affermo senza falsa modestia,
d’esser briosa, spumeggiante,
allegra, frizzante.
Sono nettare bianco,
da abbinare ai dolci,
nel cuore dolcezza
possiedo,
volo soave
nei sogni d’amore.
Sono il rosso corposo,
nella passione,
infuoco la carne
nel piacere,
lasciandomi andare
rendo felice l’uomo
che mi possiede.
Divento vino secco,
quasi asprigno,
nel vedere del male
il trionfo,
sento la rabbia
come un tonfo
affogare nel petto,
amo la pace
e tutti rispetto.
Sono donna, sono vino,
piccolo e grande
è il mio cuore
bambino.