Ah, su di te
(a suddite d'amor vado parlando)
seduta
il mio muto mandolino
dalle pieghe mutevoli in moto
disegna lento
cerchi concentrici
nell'aria
in silenzio ovattato,
di ombra accogliente
filtrante
fasci sottili di luce
Tutto è calmo
lento
Ascolto
il tuo violino
far vibrare le mie corde
di celeste armonia
lanciando in alto
l'archetto
in frecce fluide di materico desiderio
in fuochi espansi, densi
pregni d'ardore
sfidanti
la gravità terrestre