username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Parma

in questo giorno senz'anima

respinti da cameriere inospitali e
rimbrottati da guide altezzose
tra jeans a vita troppo bassa
e scarpe con punte troppo lunghe

e occhi delusi di mariti annoiati,
in attesa
tra i negozi dell'outlet

ripenso al Duomo e alle
figurine di marmo di Benedetto,
che ancora commuovono:

un uomo esangue si sta accasciando ma
è rimasto appeso, inchiodato da un lato,
si sta lacerando!
accorrono due amici, Giuseppe lo sostiene abbracciandolo,
l'altro, Nicodemo, lo libera dall'ultimo inutile vincolo.

e la madre, che può fare una madre? ,
non ha la forza di sorreggerlo
gli afferra allora una mano, la mano libera,
la rinchiude tra le sue
come se accogliesse,
un pulcino.

 

0
4 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

4 commenti:

  • Cecilia Cartocci il 06/12/2008 09:36
    C'ero anch'io! Che meraviglia
  • sara rota il 18/05/2007 15:07
    A me è piaciuta, al contrario, la strofa finale...

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0