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La montagna più alta

La mente ritorna a quei tempi
Lontani ma vicini nella memoria
Una salita che pareva infinita
Per arrivar lassù
Ragazzina felice a quei tempi
Spensierata ma consapevole
Ecco la montagna più alta mai vista,
Forse troppo piccola io.
Nei miei sogni di allora
Tutto sembrava oltre ogni limite.
Stanze enormi e letti in fila,
Corridoi lunghissimi correvano tutt'intorno.
Grida gioiose e pianti di nostalgia
Mescolati a lunghe passeggiate.
Tra i boschi i suoni della natura,
Lo scalpitio di una lunga fila indiana.
Il piazzale stracolmo di giovanetti
Tutti uguali di blu vestiti.
È l'ora del desinare
Dell’ammaina-bandiera
E la montagna più alta mai vista
È la che ancora ci protegge.

 

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1 commenti:

  • Marcello Caloro il 07/10/2009 20:56
    Un quadro ben pennellato; colori accesi (blu predomina), forse un collegio: sicuramente la spensieratezza di quando un gatto appariva una tigre. Piaciuta. Saluti Mar.

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