La casa adornata,
la culla preparata,
le sorelle contente
arrivavi tu.
Nel tuo lettino
angeli sognavi
e nel sogno ridevi,
ma un triste destino
t'attendeva,
quanti sogni, tua madre
aveva in serbo per te.
Agitavi la manina,
presaga del tuo destino,
avvertivi il gelido
soffio della morte,
povera bimba nata
sotto una cattiva stella
tu ch'eri così bella,
i tuoi occhi appena schiusi
ora per sempre son chiusi,
le guance rosee
scoloran in pallore,
il corpicino immobile,
un angelo del cielo.
Quanta tristezza.
Rivedo il pianto straziato
sul viso di tua madre disperata,
le guance emaciate,
il cuore spezzato
dal tuo triste fato.
Chi sa, se nell'aldilà
anche per te ci sarà
un po di pietà