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A mio padre

Vorrei vedere nei tuoi occhi il sole,
quel sole antico della giovinezza
in quell’estate della fanciullezza,
in cui ci prendevi per mano…
Tu avevi allora un hobby:
era la pesca. Con te ci conducevi
alla marina; poi, ci mostravi
in fra la sabbia fine,
i bianchi sassolini,
le tue pietre “bambine”.
Tu avevi nello sguardo
la poesia
di luminosi spazi,
oltre le siepi.

E passò il tempo:
diventammo adulti;
giungevano gli eventi negativi,
che spensero i tuoi occhi di sole;
o quante, quante volte
ti chiedevi:
“cosa c’è oltre la vita? ”

Tu t’ammalasti / e non dicevi niente
Per non far soffrir / la mamma e noi.
Inesorabilmente, / entravi in ospedale.
Colà, tu conducesti / la dura tua battaglia…

Oggi stai meglio: ho pregato i Santi.

E sono gli occhi belli,
il Mare stanco,
che ha combattuto
contro gli uragani…

 

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anna Eustacchi il 16/05/2012 15:39
    Triste percorso di dolore per una malattia... che però ti dà anche grande riflessione... molto sentita.

4 commenti:

  • maria angela carosia il 09/12/2016 16:00
    Poesia molto sentita
  • loretta margherita citarei il 11/10/2009 14:04
    molte bella
  • Anonimo il 11/10/2009 13:02
    Ricordare i momenti della propria infanzia e ripercorrere la propria vita... mostrare amore per il genitore che ha vinto la sua battaglia mi piace brava
  • angela ambrosini il 11/10/2009 11:56
    vorrei vedere nei tuoi occhi il sole il sole della giolinezza bellissima mi piace molto, è piena di sentimento di nostalgia dedica meravigliosa tuo padre ne sarebbe orgoglioso se potesse leggerla.

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