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La cena di Natale

Nella mente mia riaffiorano
i pensieri di quando
eravamo bambini
e si aspettava il Natale
per mangiare quello che
durante l’anno si desiderava.

Attorno alla tavola imbandita
di ogni leccornia
mio padre prima di mangiare
recitava una preghiera
di ringraziamento.

Noi eravamo in otto
ma vi erano sempre
uno o due posti in più,
perché accoglievamo
qualche famiglia bisognosa.

Poi finita la cena
si aprivano i pacchi dei giocattoli,
semplici, anche di scarso valore
ma sia per noi che per gli ospiti
erano la nostra felicità.

Dove sei Natale di una volta,
ora si va al ristorante,
non si accoglie più nessuno,
un po’ per paura di chi si ospita,
un po’ per egoismo
e così l’amore per il prossimo
è scomparso dalla nostra vita.

 

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3 commenti:

  • Cuore Ardente il 06/11/2009 14:13
    Anche se in questo periodo sono un po' distante dalla religione, ho molto apprezzato questa poesia! ...è vero... quante cose sono cambiate, le cose semplici di una volta sono andate perdute e anche il senso del Natale!
  • loretta margherita citarei il 17/10/2009 18:14
    bei ricordi, cuore nobile, bravo un bacio fratellone
  • Anonimo il 17/10/2009 17:59
    Proprio vero

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