Impenitente debito avverto
nei tuoi confronti,
Amica!
Incolmabile nel vuoto
di cose mai scritte,
mai dette o pensate,
oppur di quelle
ancor più gravi,
tralasciate
per finir dimenticate.
Eppur non chiamai io
la tua venuta!
Ignorando l'esistenza
di tal dama dai mille volti
non fui io a cercarti,
non fui io a volerti...
Ma or che t'ho amata,
come persistente scroscio sul capo
il mio debito langue;
e nel vano ardire
di colmar mio sentire
dono a te questo,
mia diletta Parola.