L’oscurità
può cambiare le sillabe
e si preferisce la scorciatoia
alla strada
maestra
Ne morirò
vivendone tutto
mentre nutro ancora questa creatura
orfana di scaglie fluorescenti
mentre tengo in vita
il mio corpo astrale
che mi guarda
dormire
mentre domino da sola
un regno complicato
soffocato
celato
abbandonato…
Crederanno d’esser
vittoria
sulla mia testa infilata nel loro
capestro
ma non posso morire
ora che il mio sangue mi ha chiamata
ed ho svegliato
la creatura
L’ho aiutata a vestirsi
l’ho guardata seduta sul letto
attendere il suo olocausto
nel fulgore di lampo
divenire cibo per il tuo cuore…
Quella corona era di rose
di spine trasfigurata mi fa sanguinare
di stelle diverrà
allo scadere del mio solstizio
Nel grigio cenere di un’alba
astuta
vedranno le mie pupille strette
Anax
trapassare barriere di crociati
a guardia armata e solerte
lasciando solo
fuochi sparsi tra le rocce
Senza pietà mi mostrerà
il confine
e rapirà per sempre
la mia
Croma