Seduto a cavalcioni
sulla linea d’onda dove l’orizzonte si ionizza nella io no sfera senza confini all’Amore
un piede lasciato languidamente alla deriva nel caldo tepore di acque smeraldo accarezzate dai flussi e riflussi d'azzurri marini
la testa attraversata da fulmini infuocati di superno cielo
in brividi di Sole
aspetto vivendo l’essere vero
l'essere mio
fra mille apocalittiche maree di parole disperse
protese
in azione di grazia
di grande sublime ironia
un Uomo
Pagliaccio
Sorridente
di se stesso
Sincero
Perspicace
Un uomo
in sfera di cristallo
dagli occhi
di ghiaccio
d’H giù
unito
dalla testa in giù
a capelli
eburnei
femminili
rossastri
capace
d’autentica Parola