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Fiesole 24 ottobre 1972
Dove Firenze
si fa sole
l'Amore
diventa
solitudine
fra le armoniose
colline del suo Cuore
tutti i guai confluirono
sulla fatale via
d'uno sfascio divino
La macchina
si schiantò
non era una lancia di fuoco
ma la Daf di un tulipano
di Amsterdam
con il turbante fumoso
di un afgano nero
in metrica barbara
contro un cipresso
alto e schietto
di quelli cari al Carducci
Ucci ucci
era il duro tempo
Arturo
degli assassini
suicidi
dalla val vola
di vita
guasta
in un mare
d'arco baleno
d entro
di con fuso
agitato
colore
la mia anima
non volò in cielo
rimase intrappolata
nelle l ami ere
di non so quale desti no
incastrata
nel tetraplegico
buio
di una para lisi
Iniziò
Da lì
un interminabile viaggio
sulla Rampa tibetana
di un Rosa croce
a dipingere
un quadro surrealista
dalle ore disperatamente
lucide dalle forti molle
la folle ricerca dell'uomo nel suo Sole
in gioiosa libera azione
Ciao
piccolo raggio
in un ritorno di luce
anche Tu eri già lì
nella Tua Santa Corona
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