Uno strano sorriso
mi invade il viso
e gli occhi
Sono come impazzita
... sto rinsavendo...
Le vetrate sono
acquose
e l'ombra si distende anch'essa
liquida e duttile
Nulla a che fare
con il cemento
nulla
con le stramaledette
polveri
sottili...
Un dominio immeritato getta nebbia
nei miei sguardi
ma non è che la taratura
equilibrista
d'un pensiero
sfuggente
Libera
svuotata
pronta a perpetrare
un mistero
stupefacente
Esistenza dell'universo
ironicamente irrilevante
capace d'osservare stelle morte
brillare ancora
come quando
nacquero
Capace d'uccidere
e donare vita
con lo stesso
movente