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Lucus planum -red anthology-

Attraversavo la pioggia di sassi
territorio ancestrale
come impero indotto
e non temevo cadute
né la fine della penombra
poiché il vento delle onde
rendeva la stella
presenza
psichedelica e costante

La nave arrivò presto
atterrando sulla polvere di stagno
brillò prima di spegnersi al silenzio
e dietro ai vetri qualcuno mi fece un cenno

-L'acqua dei miei mari
è polvere d'argento
e il fuoco dei miei vulcani
ghiaccio sottile-

E come fulmine volava il mio cavallo
e come neve cadevano quei petali

E fu giorno e fu notte
e volammo tra gli alberi
e sulle sponde di fiumi
su promontori arditi
su destini di villaggi
su nuvole come cotone
con i capelli scompigliati al vento
e la febbre sulle gote morbide

E l'urlo, le risa...
il silenzio

Lenti
ormai stremati
bevemmo alla fonte
lavammo i nostri occhi
sorridemmo
sorpresi
che ancora e ancora il nostro cuore cantava

E ancora e ancora
senza sellare i cavalli
cavalcarli
impazziti

-L'acqua dei miei mari
é polvere d'argento
e il fuoco dei miei vulcani
ghiaccio sottile-

E rovinosamente
caddi
nel sonno più profondo

E legai i capelli
con lunghi steli
di foglie cremisi
e mi guardai
riverbero piangente
sola
nell'acqua verde fluoro...

 

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8 commenti:

  • Luca Benetti il 30/10/2009 01:07
    molto bella!!
    "su nuvole come cotone
    con i capelli scompigliati al vento
    e la febbre sulle gote morbide".. complimenti davvero!!
  • laura cuppone il 29/10/2009 19:28
    ps..
    un bacio a tutti.
    Laura
  • laura cuppone il 29/10/2009 19:27
    grazie infinite a tutti voi amici...

    mi cimento in scarabocchi di vario tipo...
  • Anonimo il 29/10/2009 13:18
    .. e si che nmi piace.. e fantastica..
  • Anonimo il 28/10/2009 23:34
    Bella.
  • loretta margherita citarei il 28/10/2009 21:06
  • Giuseppe Bellanca il 28/10/2009 17:48
    Un viaggio nella fantasia... bellissima.
  • Anonimo il 28/10/2009 17:22
    E legai i capelli
    con lunghi steli
    di foglie cremisi
    e mi guardai
    riverbero piangente
    sola
    nell'acqua verde fluoro...

    laura, è una poesia che lascia senza parole... bellissima

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